Questo serpente non morde.
Ma se lo accarezzi lascia il segno.
Il suo segno sono soldi.
Erano Lire, sono Euro. Ma anche Dollari.
Si chiama “Maledisiùn”, ma per noi ha cambiato persino nome.
Questo serpente non morde.
Ma se lo accarezzi lascia il segno.
Il suo segno sono soldi.
Erano Lire, sono Euro. Ma anche Dollari.
Si chiama “Maledisiùn”, ma per noi ha cambiato persino nome.
Mai lavare i piatti se sei fidanzato !
Comincia tutto così, come sempre cominciano le cose più belle : per gioco.
Ero innamorato di Giovanna. Per me è sempre stato difficile, e difficile è ancora oggi, dirle : “Ti amo”.
Figuriamoci poi regalarle un anello di fidanzamento.
Un giorno sono in cucina, ancora nella casa dei genitori.
Vedo nel lavello il tappo di gomma legato alla catenella con un anellino metallico.
Se l’uomo è un cavallo, lo spirito lo cavalca.
Dice lo psichiatra della tribù.
Ci sono malattie mentali diffuse in tutto il mondo.
Ci sono terapie psichiatriche uniche al mondo.
Questo cavaliere non è una scultura :
è una terapia psichiatrica. Forse persino efficace.
In un vicolo di Bangkok dei ragazzi giocano con una palla di bambù.
Colpiscono la palla con i piedi, con le mani e con la testa.
Mi incanto a guardarli. Mi incanto soprattutto a guardare la loro palla.
A volte rotola fuori campo e arriva fino a me. La prendo, la guardo e gliela rilancio.
Ma vorrei tenerla.
Un giorno in un catalogo d’asta vedo questa foto.
Non avrei mai immaginato che questo oggetto
di 3300 anni fa nascondeva un prezioso segreto
e alla fine parlava proprio della mia vita di oggi.
Siamo appena sposati. Abitiamo in una casa ammobiliata : bellissima, ma disapprovati dai parenti.
Troviamo una casa ancora più bella, da ammobiliare. E’ in una strada privata
con un magico giardino in pieno centro di Milano. Ci ha aiutato prima a trovarla
e poi a sorpassare una lista di attesa di 17 nomi prima del nostro, un famoso antiquario, Carlo Ferrero.
Lui in quella casa ha una mansarda e nel giardino la galleria di antiquariato.
Quella sera nella sua galleria vediamo la scultura qui sopra. Buddha ci sorride.
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Il 15 Giugno 1975 un ragazzo di 16 anni entra nella bottega del maestro dei maestri.
Il ragazzo chiede a Giuseppe Carli di farlo lavorare da lui per quell’estate.
Carli da sempre si lamenta di non avere apprendisti, però blocca subito il ragazzino : “Sei troppo vecchio, non sei figlio di un rèmer e vai ancora a scuola. Ormai non puoi più imparare”.
Mogio e avvilito Saverio fa per uscire, ma Bepi lo richiama :
“Beh, se proprio vuoi, puoi venire a guardare”.
Saverio torna il giorno dopo e rimane per 9 ore a guardare. 9 ore a guardare in silenzio.
Per un mese, ogni giorno Saverio torna e guarda. Finchè finalmente una sera Carli gli dice : “Bocia daghe na scoada!”.
Il messaggio signfica che da quel momento Saverio è autorizzato a scopare i trucioli da terra. Oggi diremmo : ‘Assunzione a tempo molto molto determinato’.
Spazzare bottega, raschiare i remi vecchi, passare con i tempi giusti l’attrezzo giusto ……
arrivare dopo mesi e anni alla forcola :