Potomo Waka ”Kore Baulè”. Una fanciulla greca con fascino siamese a caccia di pipistrelli in Africa.

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frontale 1

 

 

Questo regalo di Giovanna mi fa particolarmente piacere per importanti motivi.

E’ una scultura che conosco da mesi, forse anni. E’ un oggetto che più volte ho pensato di acquistare e che Claudio ed Hentus hanno gentilmente messo da parte proprio per me.
Ma non ho mai preso la decisione. Forse aspettavo che fosse Giovanna a rendermelo ancora più prezioso facendone un dono.

 

In qualche modo questa elegante e serena fanciulla che esibisce un ancor più elegante e sereno ed imperscrutabile volto di maschera davanti alle sue pudenda,
questa fanciulla che ho sempre considerato di bellezza  “greca” era già entrata nel mio mondo. Per leggere il seguito clicca qui sopra »

Eroe. Davvero.

Spesso chiamiamo “eroi” e celebriamo con pubbliche onoranze persone che scelgono liberamente di rischiare la vita andando a lavorare in zone pericolose,

dove le retribuzioni sono però molto allettanti. A volte sfortunatamente queste persone, coinvolte in incidenti o attentati, perdono la vita.

In questi casi il termine “eroe” mi sembra inadatto : “vittima” sarebbe più giusto.

Mauro“Eroe”, vero eroe mi sembra invece un operaio che proprio ieri ha perso la vita

in un incidente stradale sul Passante di Mestre (Corriere della Sera del 30.7.2014, pagina 7 del ‘Corriere del Veneto’).

Nulla di eroico nel tragico evento in cui è morto Mauro Camerotto.

Eroico però il fatto che l’operaio Mauro fosse laureato in Ingegneria.

Eroica la sua testarda volontà di dimenticare (con enorme sofferenza, immagino) gli anni di università ed il sudato titolo di studio.

Eroica la sua decisione di diventare a 47 anni da “ingegnere” semplice “operaio” pur di guadagnarsi onestamente la vita.

Questi sono gli “eroi” che dovremmo, credo, celebrare. E, se possibile, imitare.

 

 

Ecco perché a Venezia “te convien parlar venexian” !

Sandro, veneziano doc da generazioni, stamattina ha un incontro di lavoro alla Giudecca.
E’vestito elegante. L’incontro finisce prima del previsto, è circa mezzogiorno ed è una bella giornata di sole.

Sandro si dice : Beh, quasi quasi mi fermo a pranzare qui in Fondamenta.

Ecco la trattoria ed ecco in piedi sulla soglia il cameriere con il tovagliolo bianco ripiegato sul braccio :

- Buongiorno, dice a Sandro.

- Buongiorno a Lei.

- Vuole accomodarsi ?

- Cosa c’è di buono oggi ?

- Ci sono degli spaghetti alle vongole : sono …

(le dita del cameriere, riunite, vengono portate alle labbra e    SMACK !) .. al bacio !

- Spaghetti alle vongole, eh ? Ma..

(Sandro riflette per qualche istante e poi)

.. xèli caparossoli o bevaràsse ?

- Sarà mejo che ti te magni el risoto ! Per leggere il seguito clicca qui sopra »

Elogio del macchinista. Troupe magistra vitae.

 

Si gira in una stupenda location a Nervi. Un belvedere sul mare con una sola panchina sapientemente posizionata per affacciarsi proprio dove il sole tramonta.

Lo spot, di 15 secondi, racconta una storia molto semplice : due teen-ager sulla panchina ad ammirare il tramonto. Tutto molto romantico. Però il ragazzino è anche molto timido. Non osa dichiararsi, non osa passare il braccio sulla spalla di lei. Non osa nemmeno prenderle la mano. Non spiccica una parola. Alla fine però troverà il coraggio di offrirle ….

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10 books on kaavad as a gift to Nina Sabnani

As an open homage to the great Bobi Bazlen and to his “Note senza testo” (Notes without a text), I offer these notes without a text (not yet published) to Nina Sabnani and to her text “Kaavad tradition of Rajasthan”.

 

I hope that Nina will have the time to add to the bibliography of her book these 10 texts probably unknow in India. At least I hope that Nina will give to her readers the link : www.francobellino.com

 

 

One kaavad in Rome. Since 1791 or before.

 

It is a real surprise. The handwritten catalogue of the Borgia Museum in Velletri records in 1791 the presence of two wooden painted portable shrines coming from Southern India.

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Franco Renzulli per me …

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Franco Renzulli per me … e sottolineo “per me”.
A
mava far notare Luis Miguel Dominguin che in Castiglia

la gente non dice la verdad, ma sempre : mi verdad.

Non c’è verità al di fuori di un particolare momento

in un particolare luogo e per una particolare persona.

Pirandello, sangue e arena.

Franco Renzulli per me è il più grande pittore vivente.

Portela best
Dicono di Renzulli : è silenzioso. Silenzioso ?!?
ma se ogni sua opera è un urlo.
Scrivono di Renzulli : è appartato e schivo. Appartato e schivo ?!?
ma se ogni suo dipinto è un’esplosione cosmica.
Dicono .. scrivono .. se tacessero, capirebbero. Forse.

Detesto i vernissage. Tutti col bicchiere in mano a farsi vedere e non a vedere le opere.

Però non potevo certo mancare ieri, 7 Novembre 2015, a quello dell’amico che ritengo
(parere personalissimo di cui sono più che mai convinto)
il più grande pittore veneziano vivente : Franco Renzulli.

Nella simpatica galleria “Made in..”, che inaugurava proprio ieri la sua attività,

ci sono in mostra almeno tre opere di Franco che se potessi acquisterei di rincorsa, senza nemmeno bisogno di rivederle.

Una shopping bag pittura-scultura dedicata  alla città che per anni a Dicembre diventava la nostra shopping town :
New York, New York, mais où sont les neiges d’antan ?

Un pannello con una tale travolgente carica di passione che se ne potrebbe fare una testata di letto
sicuri che ne emanerebbero vibrazioni erotiche capaci di risvegliare i sensi assopiti di qualsiasi vegliardo.

E infine un gioiello : una piccola tempera, a cui toglierei la cornice, che racconta
di una conchiglia sulla spiaggia che osserva il mare, da cui proviene e che forse rimpiange.

Un’opera così emozionate, così veneziana, così malinconica come nemmeno De Pisis
quando con le sue “Marine” è vibrante, veneziano e malinconico si sogna di essere.

In questi pochi centimetri quadrati Franco si rivela una volta di più un gigante.

E mi dico : mais où est l’argent d’antan ?

 

P.S.
Le “Marine” di De Pisis sono spesso capolavori assoluti.
Ma se devo avvicinare la poesia e l’arte di Franco a qualche nome del passato,
mi vengono in mente solo Van Gogh e Emil Nolde.
Ci sono dipinti di Nolde che potrebbero sembrare di Renzulli :

Sonnenuntergan 1.NoldePortela bestNolde Sonnenuntergan 2

 

Ricevo oggi da Gino una foto che non posso non pubblicare. Mi immagino il Paradiso non molto diverso dallo studio di Franco,

forse un po’ meno colorato ed emozionante :

renzulli studio F e G