Vedo per caso sull’ultima pagina del Bollettino dell’amico Roberto questo vecchietto che sprizza una contagiosa allegria.
Me ne innamoro appena scopro che la sua felicità nasce dal fatto che ha raccolto nel grande leggerissimo sacco
(come faccio a sapere che l’enorme sacco è leggerissimo ? ma è evidente prima ancora di sapere che cosa contiene :
è evidente per il fatto che il vecchietto lo regge con una sola mano e se ne sta allegramente in bilico su un piede solo,
mentre solleva agilmente l’altra gamba e con la sola mano sinistra tiene spalancato un grande libro )
… ha raccolto nel grande leggerissimo sacco una tale quantità di lucciole che stanotte – pur non potendosi permettere, poverissimo come è,
l’olio per tenere accesa una lampada – stanotte potrà però alla luce delle lucciole continuare a leggere lo splendido volume che lui,
poverissimo come è, è riuscito a procurarsi e a cui dedicherà tutta una notte che già pregusta, allegrissimo come è, tra le più belle della sua vita.
L’allegrissimo vecchietto si chiama Shaen (Henri L. Joly n.819).
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