L’artigiano deve fare un vassoio perché tra gli Indios Aymara del Sudamerica è usanza far girare
tra gli invitati alle nozze un vaso per raccogliere offerte in denaro. Il vassoio sostituisce la nostra banale ‘lista di nozze’.
A volte i fidanzati sono così poveri che per loro nulla è meglio del dono di qualche soldo; come usarlo lo sanno benissimo gli sposi.
L’artigiano sceglie un solido blocco di legno stagionato e ne ricava un vassoio.
Adesso però deve inventare qualcosa che trasformi questo normalissimo scodellone di legno …
… in un vassoio nuziale. Qualcosa che simboleggi il matrimonio, che rappresenti i due novelli sposini.Che cosa pensa ?
Un uomo e una donna che si tengono per mano ? No.
Gli innamorati che si abbracciano ? Nemmeno.
Allora magari due mani che si stringono ?
due cuori intrecciati ?due anelli di nozze ?
No, lui inventa qualcosa degno di un raffinato illuminista francese .. degno di un ironico umorista inglese …
Diderot e Oscar Wilde in uno sperduto villaggio andino :
inventa due buoi che avanzano sotto il peso di un giogo.
Il matrimonio come l’accettazione di un giogo che peserà per tutta la vita, ma che però è bello sopportare avanzando insieme verso il futuro :
Trovo questa invenzione un capolavoro : fonde in un unico umile oggetto sia una sorridente ironia,
sia la tenera comprensione e rappresentazione delle gioie-e-dolori che inevitabilmente la vita riserva
a chi incomincia oggi quel lungo cammino.
Senza bisogno di parole dice agli sposi : “Non sarà tutto rose e fiori, spesso sarà fatica dura e penosa,
proprio come portare un pesante giogo sulle spalle.
Però sarà bello per voi due fare insieme, vicini, questo viaggio che iniziate proprio oggi”.
Chi ha creato questo vassoio nuziale è un umile artigiano andino, magari nemmeno un falegname :
forse solo un contadino o un pastore che intaglia il legno nei mesi in cui non si lavora all’aperto.
Però è un genio. E io lo ringrazio di avermi regalato in un blocco di legno intagliato
la sintesi di decine di volumi di antropologia andina e di storia della arte popolare mesoamericana.
Questo è il genio e questo è un oggetto che racconta una storia.
P.S.
Mi rassicura la presenza di un oggetto identico nel prestigioso ‘National Museum of American History’ allo Smithsonian di Washington :
Franco carissimo, mai come in questi giorni così terribili per l’emergenza sanitaria, il legame d’amore ha un valore alto, soprattutto se è frutto di un’intera vita trascorsa insieme: anziani spaventati e ammalati che con dignità, coraggio e resilienza, stringono la mano dell’amato o dell’amata per cercare e dare coraggio. L’età è solo un particolare numerico, che potenzia gesti antichi e ancora forti: il sentimento testimonia il sigillo della buona e della cattiva sorte. I buoi del vassoio nunziale avanzano con fatica, ma guardano avanti: la strada non sarà lastricata di petali di rose, ma i passi, uno dopo l’altro, andranno nella stessa direzione: il movimento è fede e speranza. Coloro che vivono d’amore vivono d’eterno, lo scriveva il poeta belga Émile Verhaeren. Stia bene Franco caro: non è un augurio, è una preghiera.
Che meraviglia, Maestro.
Riesci sempre a sorprendere.
Peculiarità di indicibile valore.
Stai in campana.