“Guajian : il Netsuke nasce in Cina”.
Questo mio articolo sugli antenati cinesi dei netsuke, i “guajian” ha fatto nascere una bizzarra querelle terminologica tra Cina (senza cinesi coinvolti, però),
Stati Uniti e Italia. Ha evocato fantasmi del Ventennio, del Manifesto della Cucina Futurista e persino delle ultime frange del neo-colonialismo linguistico.
Per fortuna però mi ha anche riportato alla memoria il profumo dell’erba di infantili imitazioni del mitico trio rossonero “Gre-No-Li”.
Io chiamo gli oggetti “gua jian” o anche “chui tzu”.
Daniel Tretiak che vive a Pechino ed è il più grande commerciante al mondo di questi oggetti
(vedi il suo sito >www.trocadero.com/tretslbj/<) mi dice che no: devo chiamarli “Chinese toggles”.
Margaret Duda che è la più grande studiosa di questi oggetti, intitola il suo favoloso volume :
“Traditional Chinese Toggles”.
La cosa mi da fastidio ed ecco perché : Continua a leggere, per favore.