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Un minuscolo omarino cavalca un drago.

L’uomo sta tranquillamente in piedi sull’enorme animale. Guarda fieramente in avanti, domina con assoluta tranquillità il mostro dieci volte più grande di lui. L’uomo ha al fianco forse una spada e si regge elegantemente ad un ricciolo che sembra un comodo appiglio messo lì proprio per lui, ma che era probabilmente l’anello per farci passare la collana del pendente.

Il drago ha la bocca spalancata, due occhi sporgenti ben visibili, due orecchie ritte, il corpo cosparso di scaglie in rilievo, una lunga coda a ricciolo e lunghe zampe palmate con tre dita sporgenti.

 

Prendo in mano il drago, lo giro e …….

Non è possibile !!!! Per leggere il seguito clicca qui sopra »

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Zan par tibetani: un mondo tra le tue mani.

 

Uno zan par è un oggetto bellissimo, prezioso, raro e soprattutto vero.

E’ stato creato con grande amore e infinita devozione.

Condensa secoli e secoli di civiltà e migliaia di libri di religione, medicina,

storia, sociologia, etnologia, miti e leggende, terapie scientifiche e superstizioni animistiche : tutto e anche più di questo in pochi centimetri scolpiti su un unico blocco di legno che tu puoi tenere in mano. Per leggere il seguito clicca qui sopra »

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Shakespeare in India :

la vita è una sagoma di latta.

 

Nel secolo scorso abbiamo vissuto per 6 settimane in una famiglia indiana a Rajkot nel Gujarat. Rajkot non ha alcuna attrazione turistica, però un giorno arrivò in paese dal deserto del Thar una famiglia di saltimbanchi nomadi della tribù dei Rabari. Fu una grande attrazione. Per leggere il seguito clicca qui sopra »

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La tazzina che canta “Buon giorno !”.

 

La scena è sicuramente bizzarra.

Un distinto signore gira per la galleria reggendo in mano

un piattino ed una tazzina da caffè. Vuota.

La moglie del distinto signore, seduta, lo segue con lo sguardo.

La proprietaria della piccola raffinatissima galleria anche,

ma il suo sguardo è leggermente apprensivo.

Il signore cammina… ascolta attentamente.. poi dice :

“La voce è bella, ma non straordinaria”. Per leggere il seguito clicca qui sopra »