Devo alla inattesa e straordinaria cortesia di Marco Gaslini, autore del commento qui sopra alla Scheda critica sulla Conchiglia, l’indicazionedi un prezioso riferimento bibliografico.
L’affettuosa partecipazione di Marco alla mia “storia d’amore” sintetizzata in una conchiglia, mi induce – spero di fargli piacere e di rendergli il dovuto merito – a pubblicare sia questo ulteriore scambio di notizie avvenuto tra di noi, sia soprattutto le 2 preziose pagine – 691 e 692 – del Lazarnick, che da solo io non avrei mai trovato e di cui invece (grazie Ilaria!) ecco qui sotto, dopo lo scambio epistolare, le fotocopie .
Che bella sorpresa, Marco. Grazie per il commento
e grazie per la preziosa segnalazione di Sagemonoya.
Quale è, per favore, ”la curiosa variazione nella decorazione che non avevi mai visto prima” ?
Franco
Gentilissimo Signor Bellino,
… Il particolare inusuale nella lavorazione della conchiglia presente nel catalogo di Sagemonoya e’ la lavorazione a spirale ‘chiusa’ al centro del netsuke. Solitamente le spirali in questa tipologia di netsuke sono aperte e lasciano intravedere l’interno (per questioni di estetica e per limitare il peso del netsuke).
I netsuke a conchiglia hanno un motivo decorativo molto simile,spesso le sole differenze rilevabili nella loro decorazione sono il numero e la forma delle conchigliette applicate all’esterno.
… Trovo i netsuke in metallo realizzati a cera persa molto interessanti.
Infatti quando mi capita di vedere in asta un netsuke nello stile di Kyubei ne salvo sempre le fotografie da utilizzare per future consultazioni e comparazioni.
Se Le fa’ piacere le inoltro le fotografie con i netsuke realizzati nello stile di Kyubei che ho raccolto nel mio database.
Ci sono interessanti esempi di netsuke in metallo a cera persa anche in molte collezioni pubblicate su libri molto conosciuti. Al mio rientro a Milano in settimana faro’ delle scansioni delle pagine e Le inoltrero’ i dati sui titoli e autori : sono certo che saranno delle referenze interessanti da aggiungere ai testi gia’ indicati nel suo articolo.
Fin qui lo scambio di mail con Marco.
Ecco le due pagine dal Lazarnick :
Sull’astuccio in legno che contiene la conchiglia pubblicata da Lazarnick, una scritta sembrerebbe confermare l’attribuzione a Karamono Kyubei. Se non lui, quanto meno alla sua scuola.
Ciò dona ora alla “conchiglia Giovanna” una paternità che, senza Marco, non avrebbe avuto.