Sileno ubriaco sul suo asino, spesso ubriaco anche lui, è soggetto così divertente che
a partire dalla ceramica greca a figure nere (VII secolo a.C.) grandi artisti gli hanno dedicato ritratti :
Cima da Conegliano, Giovanni Bellini, Mantegna, Piero di Cosimo, Rubens, Van Dick, Ribera, Klimt ….
Ebbro anche io, solo di entusiasmo però, mi perdo in una vera e propria orgia, rigorosamente caotica e irrazionale,
di immagini di Sileno tutte dedicate al suo povero asinello. Caricato di un peso eccessivo,
impropriamente coinvolto in una ciucca collettiva, crolla alla fine, comunque sereno e felice,
persino lui involontario ma simpaticissimo protagonista di uno di quei rari momenti
nei quali come ci suggerisce il severo Qohelet (5.17) :
Ecco quello che ho veduto:
la bella felicità
di mangiare e di bere
e in tanta pena sofferta sotto il sole
qualche gioia intravista
per i giorni di vita contati
che Dio gli ha dato
avrà per sé questo.
e con un luminoso happy end (Qohelet 11.7) :
C’è una dolcezza nella luce
e gli occhi vedono
felici il sole.
Pregate, pregate Dio, o carissimi, se non siete ancora asini, che vi faccia divenir asini.
(Giordano Bruno)
L’intelligenza del somaro – tanto superiore a quella del cavallo –
risulta dalla sua riluttanza al lavoro e dal rifiuto dell’obbedienza.
(Alessandro Morandotti)
Una sintesi perfetta, forse, della mia vita professionale :
Lo sceneggiatore è un tale che attacca il padrone dove vuole l’asino.