Conchiglia : scheda critica. Kyubei’s sentokudo clam.

Conchiglia Giovanna – scheda critica

tipologia : netsuke, scultura
cronologia : XVIII secolo
(“1700” ??? a me la datazione al 18° secolo sembra molto “alta : non mi pare che il metallo mostri una patina così antica.)
FM suggerisce : “seconda metà del periodo Edo (1615-1868)”
non firmato
materia e tenica : bronzo, tecnica a ‘cera persa’
misure : altezza 37 mm. x larghezza 45 mm. x profondità 26mm.
descrizione : netsuke di tipo ryusa-manju raffigurante, molto stilizzata e non realistica, una conchiglia di aliotide (awabi), su cui si è incrostata una conchiglietta più piccola di specie da individuare. Secondo Lanfranchi (1962) la conchiglia è la ‘Cytherea impudica’.
notizie-storico critiche : il netsuke è lavorato in bronzo (sentoku) con la tecnica della cera persa per la resa di un decoro ‘a giorno’ di spirali concatenate (aujourée, carved openwork). La collezione Lanfranchi, ora al Museo Poldi Pezzoli di Milano, ha un esemplare molto simile : inv. 5625 (NL 309) fotografia 135 a pagina 179 del catalogo “Netsuke. Sculture in palmo di mano” (2008) a cura di Francesco Morena.
La collezione Go del Museo Nazionale di Tokyo raccoglie un certo numero di netsuke di bronzo assai simili nell’impostazione (Tokyo 2000, nn. 601-620 cfr.fotocopie –
il più simile per le spirali quasi identiche è il 511 a pagina 168).
Un altro netsuke analogo è nella collezione Doubleday (Doubleday John – An exhibition of carved toggles and wood block prints from the secluded culture of Japan …. collected by Gordon Doubleday, between 1927 and 1967 … at the Hornimam Museum and Gardens – 12 Sept.1997 to 13 April 1998” text by John Gordon –
Foreward by Janet Vitmayer 1997 – published by the Hornimam Museum and Gardens p.38 n.129 Doubleday 1997, p.38, n.129).

Un’ipotesi da uno in anestesia generale permanente :
Penso che un lavoro così complicato debba essere non soltanto una scelta estetica, ma anche funzionale.
Probabilmente all’interno venivano inseriti batuffoli di cotone o di tessuto che venivano poi impregnati di profumo.
Questo uso come ‘dispensatore portatile di profumo’ spiegherebbe e renderebbe funzionale la grande difficoltà tecnica
di un lavoro di traforo ‘a giorno’: difficoltà nella costruzione del modello, difficoltà di fusione e difficoltà di ripulitura
del prodotto della fusione. Forse si potrebbero interpretare in modo analogo i netsuke del Museo di Tokyo.

Conchiglia contro conchiglia :
11 giugno 2010 al PP
Grazie alla cortesissima Francesca Cologni, confronto a lungo le due conchiglie.

Nel confronto tra le due foto, a sinistra sempre la “conchiglia Giovanna”,
mentre a destra la “conchiglia Lanfranchi”.
“Lanfranchi” è, o pare, più nervosa ed elegante; “Giovanna” più maestosa ed imponente.
“Lanfranchi” più improvvisata: “Giovanna” più studiata.

Ad un primo impatto le due conchiglie appaiono molto simili. Il disegno globale, il contorno della conchiglia a due valve, l’invenzione della stilizzazione
per fori che possono essere di respirazione per il mollusco, ma evocano anche minuscoli mulinelli d’acqua, la bombatura che suggerisce
la presenza di un interno misterioso e forse prezioso, la posizione dell’anellino per il passaggio del cordoncino e la sua base a cerchi concentrici… tutto coincide.

Ad un esame più ravvicinato, la Lanfranchi mostra una diversa esecuzione dei dettagli.
I cerchi concentrici sul retro sono più sottili e più numerosi. Il contorno dei vortici è più sottile.
La patina è bronzea, rossastra ed appare visibilmente più consumata.
Ci sono alcune lacune (ma sono fratture, non la traccia di elementi perduti) ed anche alcune ossidazioni.
Nella “Lanfranchi” i piccoli vortici non sempre sono rotondi e occupano più casualmente la valva della conchiglia;
nella “Giovanna” il disegno è più studiato e poi più fedelmente riprodotto.
In entrambe le volute girano sia in senso orario che antiorario

“Lanfranchi” potrebbe essere stata più a lungo vissuta o forse anche essere più antica.
“Giovanna” peraltro ha un’immagine globale più ricca e maestosa: le spirali sono qui più larghe e dorate, i cerchi sul retro che portano all’anellino
sono più larghi e di minor numero. Entrambe hanno quell’elegante rientranza sul lato sinistro che non si vede nella foto della “Giovanna”,
ma rende la silhouette globale più armonica e musicale.
In più “Giovanna” ha il brano della conchiglietta aggrappata alla conchiglia più grande che rende la composizione più personale ed affettuosa.
C’è una storia in “Giovanna”, storia che in “Lanfranchi” non c’è. Ed è anche per questo, oltre che per chi me l’ho donata e per come me l’ha donata,
che io sono così felice di avere questa conchiglia, che non a caso si chiama “Giovanna” proprio come G.

Interessante una ricerca in Rete partendo dalla ”Citherea impudica” suggerita da Lanfranchi ed esplorando ‘Molluschi dell’Oceano Indiano e Pacifico’.
Scopri sinonimi prevedibili (‘hamaguri’, ‘vongola’, ‘clam’) ed altri nomi intriganti e stimolanti : ‘Meretrix meretrix’ come la chiama Linnaeus nel 1758
e appunto ‘Cytherea impudica’ per Lamarck 1818.
Il libretto di T. Volker (vedi cartella) pubblicato in tedesco nel 1950 e ripubblicato in inglese nel 1975, alle pagine 32-33
fornisce notizie e riferimenti ad antiche leggende. (vedi files)

biblio Conchiglia
1
Giacinto U. Lanfranchi
Il Netsuke. Un’arte giapponese.
Bergamo 1962
pagg.69-70 = testo su conchiglie

tavola ‘L’ n. 237 = la conchiglia

2
Francesco Morena
Netsuke. Sculture in palmo di mano
2008
pag.179 n. 135
3
Doubleday John
An exhibition of carved toggles
and wood block prints from the secluded culture of Japan ….
collected by Gordon Doubleday, between 1927 and 1967 …
at the Hornimam Museum and Gardens – 12 Sept.1997 to 13 April 1998”

text by John Gordon – Foreward by Janet Vitmayer
1997 published by the Hornimam Museum and Gardens p.38 n.129
4
Inro and netsuke : Tokyo National Museum Collection
catalogue of the Goh collection – Tokyo 2000
nn. 601-620 (ho files da Morena) (in Rete da 80 $)
=presenta, quasi sempre in b-n, 108 Inro completi e 565 Netsuke

2 Responses to “Conchiglia : scheda critica. Kyubei’s sentokudo clam.”

  1. Marco Gaslini says:

    La similitudine nella lavorazione delle 2 conchiglie non e’ casuale i 2 netsuke sono stati infatti eseguiti secondo lo stile di Kyubeì(per informazioni dettagliate su questo artista vedasi ‘Netsuke and inro and how to read their signatures’ George Lazarnick pag 691).
    Di questo soggetto in particolare ne esistono molteplici variazioni ma a eccezione di piccoli dettagli solitamente il tipo decorazione e’ pressoche’ identico.
    Sul sito di Sagemonoia attualmente e’ proposto un netsuke molto simile ma con una curiosa variazione nella decorazione che non aveva mai visto prima, le allego il link
    http://netsuke.com/netsuke/various7.html

    Cordiali saluti
    Marco

  2. Che bella sorpresa, Marco. Grazie per il commento e grazie per la preziosa segnalazione di Sagemonoya..
    Quale è, per favore, “la curiosa variazione nella decorazione che non avevi mai visto prima” ?
    Posso chiederti dove abiti ?
    Franco

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