Un fabbro africano trasforma
il dramma della Cacciata dal Paradiso
in un inno alla Madre.

 

Un ignoto fabbro africano ha fatto qualcosa che nessun artista aveva mai osato fare : mostrarci Eva cacciata dal Paradiso perché incinta. 

La Cacciata dal Paradiso è un tema che molti artisti, miniaturisti, pittori e scultori, hanno nei secoli affrontato. Eppure solo questo umile fabbro africano ha avuto l’idea (per alcuni blasfema) di mostrarci Eva che viene cacciata dal Paradiso non solo perché ha mangiato la mela, ma perché ha fatto l’amore.

 

Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso : prima e dopo il capolavoro assoluto di Masaccio al Carmine :

 

 

la Cacciata dal Paradiso è stata proposta da molti artisti :
i pittori Michelangelo, Raffaello, Durer; gli scultori, Antelami, Wiligelmo, Jacopo della Quercia …. eppure nessuno aveva mai osato tanto.

 

La Cacciata dal Paradiso nasce da un peccato è vero; è una condanna a morte, è vero; però questo bronzetto ha il coraggio di raccontare un’altra storia. Ha il coraggio di fare un inno alla vita. Adamo ed Eva adesso sono fuori dal Paradiso, dovranno lavorare e sudare per sopravvivere, e alla fine moriranno.

Però hanno scelto l’amore, hanno fatto l’amore, adesso Eva è incinta e creerà una nuova vita.

Infatti Eva, come Adamo, era stata creata da Dio. Inizialmente è chiamata solo ‘donna’ (‘iššhāh, forma femminile di ‘išh, ‘uomo’). Dopo il peccato originale e la cacciata dal giardino dell’Eden, Adamo la chiamerà “Eva”, da hawwah, “vivente” o “che suscita la vita”.

E infatti i loro figli sono vite non create da Dio : sono le prime vite create da un uomo e da una donna.

 

 

Adamo ed Eva sono nudi. E’ inutile nasconderlo con frasche o pelli, come nella Bibbia o con i minuscoli perizoma di questo bronzetto : Eva è incinta. Cammina davanti ad Adamo e mostra gloriosa il suo ventre vistosamente gravido.

 

Eva non è una donna formosa come in Michelangelo :

 

 

 

o Rembrandt :

 

… qui Eva è una donna normale, con gambe e braccia esili, piccoli seni, però è evidentente incinta. Non ci sono e non ci devono essere dubbi :

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Adamo è dietro di lei e tiene le mani affettuosamente appoggiate sulle spalle di lei : la guida e la rassicura.
Eva è seria, assorta, consapevole, ma non angosciata.  Adamo ha la bocca aperta : le stà parlando. Stanno camminando verso il loro destino, insieme, abbracciati.

 

 

Destino di donne e uomini veri. Di uomini e donne che hanno sì peccato, ma una colpa che sant’Agostino ha il coraggio e la sfrontatezza teologica di chiamare “Felix culpa” : colpa felice perché rende la donna e l’uomo veri uomini e vere donne. Condannati alla morte perché hanno creato la vita.

 

Non credo che Steve Jobs e il designer Ron Janoff avessero letto sant’Agostino. Però mi piace pensare che la mela morsicata, logo della Apple, evochi la mela di Eva :

 

 

Eva ha mangiato la mela, Eva ha sedotto Adamo, hanno fatto l’amore ed ora Eva è incinta. Da quel peccato originale, da quella “colpa felice”, nasciamo tutti noi, uomini. Siamo mortali ma figli dell’amore.

Siamo mortali, ma liberi. Proprio da questa loro colpa, proprio da questo loro amore nascerà il Redentore : Gesù Cristo, come Adamo ed Eva, per amore diventerà mortale e morirà per far rinascere tutta l’umanità.

Felix culpa.

Tutto questo lo racconta un piccolo (8 cm) bronzetto africano degli Ashanti del Ghana ed è una bellissima storia che nessuno aveva mai raccontato prima.