Una su mille ce la fa.
E forse nemmeno lo sa.
Ma secondo me lo sa.
Nel mondo ci sono milioni e milioni di ostriche.
Ogni ostrica lavora coscienziosamente, e credo dolorosamente, per creare una perla.
La perla deve essere bellissima, traslucida e sempre perfettamente rotonda. Una sfera.
Milioni e milioni di ostriche creano anche adesso, mentre tu stai leggendo,
milioni di perle tutte perfettamente sferiche.
Tutte ……… no, non tutte.
Anche tra le ostriche, come tra noi umani, ci sono gli artisti.
Un artista o una artista non si accontenta di compiere coscienziosamente il proprio lavoro.
Un artista ci aggiunge sempre qualcosa di suo : ci racconta di sé e ci parla di noi.
Così tra milioni e milioni di perle che nascono nei mari di tutto il mondo ogni giorno da secoli,
ogni tanto nasce una perla diversa da tutte le altre.
E’ sempre bellissima, ha una superficie che riflette la luce con infinite iridescenze,
rivela i mille colori dell’arcobaleno, ma in più ha un forma.
E tutto ciò che ha una forma racconta una storia.
Quella perla, diversa da tutte le altre, è la creazione di un’ostrica apparentemente uguale a tutte le altre.
Però quell’ostrica ha un cervello e ha un cuore capaci di poesia.
Quell’ostrica è capace, pur senza mani, di creare una scultura
emozionante come un’opera di Michelangelo o di Henry Moore.
Una perla che per chi la sa guardare è emozionante
come il messaggio dentro una bottiglia portato dalle onde dell’oceano proprio nelle nostre mani.
Un messaggio d’amore.
Frutto del caso ? Forse.
Punto d’arrivo ineluttabile di una catena di eventi che alcuni chiamano ‘destino’ ? Forse.
Creazione consapevole di un minuscolo essere che ha una sua vita a noi sconosciuta
come sconosciuta ci è la vita di quel tutto di cui anche noi siamo un’infinitesima parte ?
Chi può dirlo ?
Io posso dirlo. Ognuno di noi può dirlo.
Un giorno, un giorno che era il mio compleanno – uno dei pochi
che mi rimangono da festeggiare in questa avventura;
poi forse ce ne saranno altri, ma sarà tutta un’altra storia –
un giorno che era il mio compleanno Giovanna mi ha regalato il capolavoro di un’ostrica artista.
Anzi, mi ha offerto due capolavori diversi perché io scegliessi quello che amavo di più.
Uno dei due capolavori è questo :
.. è un vivace cavallino, forse un puledro.
Ha sentito che noi ci stiamo avvicinando e volta la testa curioso.
Vuole guardarci, forse ci verrà incontro.
L’altro capolavoro è questo :
E’ un cucciolo ! Anche lui ci ha sentito.
Ci guarda con l’occhio nero vivace.
Se l’avesse, scuoterebbe festoso la coda.
Sta già alzandosi per venirci incontro affettuoso e farci le feste.
Quel giorno che era il mio compleanno
avrei dovuto scegliere il piccolo grande capolavoro che mi piaceva di più.
Li ho scelti tutti e due.
Li ho scelti tutti e due perché ho capito che nei mari di qualche parte del mondo o dell’oltremondo
due ostriche sarebbero state orgogliose per aver saputo regalare
tanta felicità a due antichi innamorati.
Li ho scelti tutti e due perché è stato subito evidente che sia il puledro che il cucciolo
non chiedevano altro che di farsi coccolare, di farsi portare a spasso,
di essere delicatamente accarezzati dalle nostre dita innamorate.
Li ho scelti tutti e due perché proprio loro due mi hanno fatto scoprire, alla mia tenera età,
che persino tra i milioni e milioni di ostriche che ogni giorno lavorano coscienziosamente,
e credo dolorosamente, per creare perle bellissime, tutte uguali, tutte perfettamente sferiche,
ci sono anche ostriche artiste.
Ostriche che coscienziosamente, e credo dolorosamente, con la consapevolezza
che persino un’ostrica, o una pianta, o una roccia o una montagna ineluttabilmente possiedono,
creano piccole meravigliose opere d’arte.