Questa Diavolessa – in portoghese “Diaba” – allatta il suo piccolo Diabinho.
Mi sono innamorato della tenerezza della figura e dell’idea di quanto può essere bella la bruttezza.
La diavolessa è orribile, così brutta che più brutta non si può, eppure il suo piccolo le accarezza teneramente la bocca.
Il diavoletto di suo è altrettanto orrendo, però anche in Portogallo “ogni scarrafone è bell’ ‘a mamma soia”.
Sul lato della figura è incisa la parola “MISTERIO” e davvero è un mistero
come qualcuno abbia potuto pensare di creare un “Maternità” con una diavolessa.
La Maternità è un tema antichissimo nella storia dell’umanità, partendo dagli esempi delle preistoriche immagini della Grande Madre,
dell’egizia Dea Iside fino alle infinite immagini di Maria con Gesù Bambino.
Però mai nessuno aveva avuto il coraggio di rappresentare lo stesso tenerissimo sentimento della maternità
impersonato da una creatura orrenda di suo, una Diavolessa, che é oltretutto per noi personificazione del Male Assoluto.
Eppure per i Portoghesi anche nel Male più totale c’è una traccia di tenerezza e di amore e di bene.
E questa piccola scultura splendidamente lo esprime e ce lo mostra.
La bellezza della bruttezza, il fascino del mostruoso aveva già attratto grandi artisti, da Leonardo a Bosch …
dai giganteschi mostri di Bomarzo …
al mascherone che fece tanto incavolare Byron che in quel mostro vide la morte di Venezia …
Questa Maternità della Diavolessa però è un passo più avanti di Leonardo e di Bosch
perché ci presenta non soltanto la bellezza, ma la dolcezza e la tenerezza della bruttezza.
Non è questione se ci piace o non ci piace : ci emoziona.
Questa Diavolessa ci mostra quanto amore ci può essere anche nel più orrido degli esseri
e quanto amore anche il più brutto degli esseri riesca a suscitare.
Non soltanto il piccolo bruttissimo diavoletto è bello per la sua mamma;
anche lei, la più brutta delle mamme è bellissima per il suo piccolo :
Lui poppa felice e la guarda con un amore che certo la fotografia non riesce a rendere :
E’ questa la grande rivoluzionaria storia che la Diavolessa ci racconta senza parole,
ma con voce che ognuno di noi chiaramente comprende.
E che forse ognuno di noi dovrebbe anche mettere in pratica.
Nella nostra vita di tutti i giorni il male non è mai del tutto male. Il nero non è mai del tutto nero :
In Oriente lo sanno e lo vivono e lo mettono in pratica da millenni.
Io l’ho scoperto sulla bancarella di un mercatino popolare.
Questa Diavolessa con il suo Diavolino è bellissima.
E ci si può innamorare di lei. Io lo so.
Bellissimo