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Siamo appena sposati. Abitiamo in una casa ammobiliata : bellissima, ma disapprovati dai parenti.
Troviamo una casa ancora più bella, da ammobiliare. E’ in una strada privata
con un magico giardino in pieno centro di Milano. Ci ha aiutato prima a trovarla
e poi a sorpassare una lista di attesa di 17 nomi prima del nostro, un famoso antiquario, Carlo Ferrero.
Lui in quella casa ha una mansarda e nel giardino la galleria di antiquariato.

Quella sera nella sua galleria vediamo la scultura qui sopra. Buddha ci sorride.

Non è un Buddha sorridente : lo vedi dalla foto. Però ci sorride :

 

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Che il Buddha ci sorrida non è solo un nostra impressione : lo vede e si sorprende anche l’antiquario.

Il Buddha proprio sorride. Non l’aveva mai fatto prima.

Costa una cifra così alta che non sarebbe bastato nemmeno tutto il mio stipendio di un anno.

Però l’antiquario capisce che è successo qualcosa di molto unico e molto raro.
Allora dice : Se davvero lo amate questo Buddha (non dice “vi piace” :  dice “lo amate”) io ve lo dò.

Vi chiederò una cifra molto più amichevole di quella che ho detto prima
perché ho capito che il Buddha vuole venire da voi.
Ve lo porto domani nella vostra nuova casa e comunque da voi oggi non voglio nemmeno una lira.
Mi darete un tanto al mese, decidete voi quando e quanto,
e quando avremo raggiunto la cifra giusta, vi dirò “Basta!”.

Abbiamo fatto dei sacrifici, però abbiamo versato la nostra rata ogni mese per molti mesi.
Nessuno di noi ha mai tenuto il conto. Un giorno il signor Ferrero disse :
“Basta: avete pagato il vostro Buddha”.

 

Quel Buddha è una scultura siamese (oggi Thai) molto antica.
Secondo la termoluminescenza è una fusione autentica di almeno 8 secoli fa.

 

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Viene da Sukhothai, (che in siamese significa “Alba della Felicità”).
Sukhothai è oggi una piccola città, ma fu antica capitale del regno di Sukhothai tra il 1200 e il 1300.

 

Il Buddha in casa è all’altezza giusta per dialogare con noi.
E’ sopra un tavolo di legno grezzo che sembra una scultura di Ceroli.
In realtà era solo la prima sbozzatura di quello che sarebbe poi diventato un tavolino rotondo.
Lo abbiamo ‘rubato’ da un falegname sorpresissimo che a noi interessi un tavolo non solo non finito,
ma quasi nemmeno abbozzato. Invece a noi è proprio quella astratta composizione di legno grezzo,
quasi una casuale scultura costruttivista, che sembra il giusto piedistallo
per l’antica raffinatissima scultura di bronzo.

 

Il Buddha ha il suo posto d’onore nella nostra sala da pranzo
e c’è ogni giorno un rito che lo vede protagonista.

A cena noi ci sediamo a tavola e lo guardiamo.

A volte Buddha ci sorride. A volte no.

Sa lui perché. Ma quando ci sorride ci rende felici.

Buddha ha vissuto con noi e ci ha sorriso molte sere  per circa 50 anni.

 

Qualche anno dopo siamo andati proprio nella città da cui il nostro Buddha proviene :
Sukhothai, 400 km a Nord di Bangkok.

Una sera a Sukhothai siamo soli sulla cima della collina che domina il sito archeologico,
a quell’ora ormai chiuso alle visite turistiche. Non c’è nessuno intorno a noi.
Rimaniamo seduti a lungo in silenzio ai piedi del gigantesco Buddha :

 

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Dopo un po’, dopo un bel po’ guardo Giovanna : sta piangendo.
Piange serena e sorridente, così come sereno e sorridente
è il gigantesco Buddha di pietra che ci riconosce e ci protegge.

Emozione profonda, ricordo indimenticabile e infotografabile.

 

Purtroppo pochi anni fa abbiamo douvuto cedere il nostro Buddha
ad un altro antiquario. Il primo, quello che aveva capito tutto e ce l’aveva affidato non c’era più :
era già “andato avanti”, come dicono gli Alpini.

L’antiquario che ha adesso il nostro Buddha ne è molto orgoglioso
e gli ha dedicato persino un film.
Una particina da comparsa in un film che presenta i capolavori della sua galleria.

 

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Ma nel film il Buddha non sorride.

Allora io ho fatto una promessa al nostro Buddha.
Ci siamo guardati negli occhi, come abbiamo fatto per più di 50 anni.
Ci siamo guardati negi occhi, lui a Milano e io a Venezia.

Ci siamo guardati negli occhi e gli ho detto ;
Se trovo un compratore, sono disposto a vendere tutto :
i quadri, i disegni, le sculture, le opere d’arte e gli oggetti preziosi.
Sono disposto a vendere tutto per riportarti qui insieme a noi.

E il Buddha ha sorriso.

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